Matteo ha perso il lavoro. Gonçalo M. Tavares
Matteo ha perso il lavoro è un insieme (non direi raccolta) di racconti molto brevi, che Tavares costruisce quasi come una staffetta: ognuno inizia con la storia di un personaggio e finisce presentando il protagonista del prossimo frammento. Un simile impianto esclude ogni frammentazione della lettura, rendendola organica come quella di una filastrocca, si snocciola tra le labbra avanzando di strofa in strofa per la via certa del passaggio precedente.
Non sarò di certo originale nel dire che, immediatamente, ho pensato a Italo Calvino, a Se una notte di inverno un viaggiatore, a quella voglia di andare avanti a conoscere ogni storia fino in fondo, ma allo stesso tempo di saltare al prossimo racconto, per vedere che proprio le storie sono infinite.
Non sarò di certo originale nel dire che, immediatamente, ho pensato a Italo Calvino, a Se una notte di inverno un viaggiatore, a quella voglia di andare avanti a conoscere ogni storia fino in fondo, ma allo stesso tempo di saltare al prossimo racconto, per vedere che proprio le storie sono infinite.
Basterebbe questo per dire che Matteo ha perso il lavoro è un libro non soltanto di grande qualità stilistica, ma ricco di un sentimento profondo per la narrazione, i personaggi e le loro vite.
Si inizia con un ragazzo che corre intorno a una rotatoria e viene investito, e passo dopo passo attraverso spezzoni di pellicola impresa di realtà, si arriva all’ultimo raconto quello in cui, appunto, è Matteo il protagonista, al quale Tavares dedica uno spazio maggiore, seppure sempre suddiviso in piccole porzioni di scrittura e lettura.
Il lettore attento noti i nomi dei protagonisti delle narrazioni, e inizierà a entrare nella costruzione di Tavares, un caos ordinato, sistematico e combinato, che rende il libro non soltanto di immediata lettura, ma ne traccia la direzione.
La postfazione riprende e illustra il lavoro, lo racconta e trasporta l'esperienza a un diverso livello di maturazione, più consapevole, più incantata.
Nottetempo ha scelto un libro unico, fatto di una scrittura limpida, che tocca umanità differenti con grande naturalezza, come se il possibile fosse materia che Tavares gestisce senza difficoltà, di una struttura elaborata che non pesa sulla lettura, della capacità di renderci curiosi nel modo sottile che hanno gli scrittori con grande immaginazione e profonda sensibilità.
Matteo ha perso il lavoro per me è stato il primo incontro con Gonçalo M. Tavares, e alla fine ho sperato che mi chiedesse di vederci ancora, lo ha fatto e ho risposto di sì.
(L'autore sarà a Roma, a Più libri più liberi sabato 10 dicembre alle 12.00 in Sala Rubino, da non perdere!)
Titolo: Matteo ha perso il lavoro
Autore: Gonçalo M. Tavares
Traduzione: Marika Marianello
Editore: nottetempo
Anno: 2016
Prezzo: 16,50 euro
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