La ragazza che toccava il cielo. Luca Di Fulvio.
La mia copia..sfocata |
Romanzo storico.
Romanzo di formazione.
Romanzo lunghissimo. E la formazione di certo non è cosa che si risolve in poco tempo.
Mercurio è un ragazzo romano, orfano, truffatore, con una vita ai margini della società del 1516 e allora i margini erano profondi baratri di desolazione. A seguito di un furto in cui uccide un mercante e dunque per evitare la prigione, Mercurio, insieme agli amici Benedetta e Zolfo, è costretto a scappare da Roma per rifugiarsi a Venezia.
Lungo la strada il rimorso e il suono di quella morte lo tormebtano, fino l'incontro con Giuditta da Negroponte, anche lei in fuga con suo padre Isacco, anche loro per Venezia. Accodati alla carovana dei soldati del Capitano Lanzafame, di ritorno dalla guerra e verso la Serenissima, Mercurio e Giuditta si innamorano, senza parlare, senza far nulla, si riconoscono e si legano. In silenzio. Perfettamente. I pensieri di Mercurio iniziano a mutare e Benedetta, gelosa e femmina, nel modo più viscerale e fino all'esasperazione di esso, comprende quel nuovo legame e farà di tutto per spezzarlo. Intorno un mondo descritto così perfettamente che alcune immagini danno fastidio, fanno soffrire, rendono la bellezza di Venezia una volgarità sul dolore. Mercurio incontra l'umanità più disparata e spesso non la migliore, ma è un ragazzo speciale, ha anima, cuore e cervello e riesce a mantenere le proprie qualità il proprio sguardo, aggrappato al bisogno di libertà da cui è sempre stato pervaso. O meglio, Mercurio é uno di quegli uomini pronti a morire per la libertà, di quelli che non si fermano, liberi dentro e forse liberi contro. Con l'aiuto di Anna del mercato, donna del futuro con idee chiare e valori rivoluzionari, Mercurio scopre l'amore materno e la bellezza della progettualità, del vivere per il domani e non per l'oggi e con forza e paura compie l'impresa più difficile. Dietro l'angolo però quel mercante, in realtà sopravvisuto e travolto dalla rabbia, bracca Mercurio in un vortice di sangue fino a Venezia. Un romanzo pieno di anime, sentimenti e istinto, denso della violenza di un tempo in cui vita, morte, rispetto e solidarietà erano opinioni, spesso non condivise, e tutto mentre il mondo inventa i ghetti e grida alle streghe.
Scarabello, Andrea Lanzafame, Marianna, Repubblica, Cardinale, Isacco, Donnola, Scavamorto, Shimon, Anna del Mercato, Zolfo, frate Amadeo, Benedetta, Giuditta e Mercurio. Veri e vivi, ovunque.
ehi, rallenti, ci vada piano...non è che si leggerà il libro per quanto è appassionante ed avvincente la prefazione?
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