Se una mattina d'estate una persona senza pace
Se una notte di inverno un viaggiatore. Italo Calvino. Einaudi. La mia copia. |
Gentile Signor Calvino,
non è la prima volta che le scrivo, anzi, per dirla tutta è uno dei principali destinatari delle mie lettere, soltanto che di solito le tengo per me
Da qualche tempo sono presa nel turbine del guardare indietro e non avanti, e questo affatica notevolmente la mia fantasia e probabilmente mortifica i miei desideri che a volte sembrano scomparsi, altre ingabbiati. Questo è, in parte, il mio stato d'animo, e dopo mesi, mesi e mesi in cui nemmeno la lettura sembrava darmi appigli, oggi sono inciampata, letteralmente perché era sul pavimento, in Se una notte d'inverno un viaggiatore.
La prima volta che l'ho letto avevo vent'anni e ogni mattina prendevo un autobus per andare in viale delle Milizie, a Roma, in tribunale, e poi in studio in via Giulio Cesare, stavo facendo la pratica per diventare avvocato. Portavo il libro con me e lo leggevo sull'88 che attraversava villa Borghese e poi continuavo in fila alla Sezione stralcio.
C'era sempre una nuova storia nello stesso libro e ogni volta mi rammaricavo di non poter sapere come andassero a finire. Fino a oggi ho sempre detto che avrei letto tutti i romanzi iniziati in Se una notte d'inverno un viaggiatore e mi sono sempre chiesta se da qualche parte, in fondo a qualche suo cassetto, ci fosse lo sviluppo di ognuno.
Stamattina, mentre quasi calpestavo la mia copia e avevo dentro tutto questo volgersi agli errori passati, temere il futuro e bloccare il presente (sto semplificando, ma confido nella sua comprensione), ho visto quella copertina con la vita in bottiglia come un messaggio da lanciare, e ho pensato che magari ogni momento può essere un inizio e che il portare a termine è un concetto non sempre applicabile.
Se una notte d'inverno un viaggiatore è un romanzo di inizi, di storie e possibilità, la mia razionalità lo comprende, ora, anche col suo aiuto, vedo di dare una mossa al resto di me.
Ieri è stata una giornata buia, oggi sono caduta sul suo libro, lo sostengo con ardore: le coincidenze non esistono. Non crede anche lei?
Comunque, una volta di più, volevo ringraziarla.
A presto,
Laura
P.S. Se una notte d'inverno un viaggiatore è uscito nel 1979, come me per pochi giorni, ma davvero qualcuno crede al caso?
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