Una lettera di Katherine Mansfield. Di passeggiate e di scale.
29 luglio 1921 A Dorothy Brett Ero stata fuori con M. a camminare un poco sulla strasa e poi avevamo attraversato un torrentello e poi ci siamo internati nella foresta. Ci sono piccoli viali e radure fra gli alberi piene di fiori. Io mi son seduta sotto un grande abete e lui è andato a coglier fiori. La giornata era d'uno splendore abbagliante, grosse nubi d'argento si ammucchiavano sulle cime delle montagne, non un filo d'erba si muoveva. Sdraiata sul musco ho trovato pianticelle di fragole e di violette e piccolissime pine; tutto aveva qualche cosa di fiabesco - e M. andava di qua e di là - e gridava quando trovava qualche cosa di speciale. Poi è scomparso in una valle, e io mi sono alzata e ho esplorato i piccoli recinti di abeti, e mi son seduta su un tronco per osservare le formiche, e mi son domandata di dove potesse essere venuto quel nocciolo d'albicocca. Queste foreste sono meravigliose: si ha quasi l'impressione di essere come in un'isola deserta. c