Buon compleanno Charlotte Brontë




Mia carissima Charlotte,

stamattina facendo colazione pensavo a tutto il tempo passato insieme, non solo con i tuoi libri, ma soprattutto quando ho scritto di te, quando ho iniziato a studiarti.

Mentre lavoravo per Ma la vita è una battaglia, il pacchetto pubblicato dall'Orma editore e dedicato a te, leggevo le tue lettere tutti i giorni. Le mie preferite sono quelle indirizzate al tuo editore, nelle quali racconti il tuo processo creativo, la preoccupazione per le critiche, ti informi sulle nuove edizioni, fino alla nascita di un rapporto personale talmente stretto che è a lui che scrivi a Natale per comunicare la morte di Emily e tutto il tuo dolore.

Sei stata così consapevole, così determinata a non snaturarti né nell'indole né nel ruolo che la società ti dava e tu accettavi, ma senza abbassare mai la testa, senza riconoscere limiti se non quelli scelti da te. Hai ammirato alcune donne forti, come la tua insegnante che ha vissuto sola, aprendo una scuola, dedita al suo lavoro, senza cedere e ti sei messa sul suo solco, hai rifiutato un marito, hai condotto la tua famiglia, hai voluto studiare all'estero immaginando un nuovo modello di istituto per le ragazze inglesi, sei diventata una scrittrice e seppure lo hai fatto inizialmente sotto il nome di un uomo, sei andata di persona in casa editrice a mostrare chi fossi, quando è stato necessario. Tu non cedevi, tu eri più di Jane Eyre. Leggendo la tua corrispondenza ho conosciuto lo spirito indomito, le idee chiare, la fragilità di alcuni momenti e anche il tuo cuore spezzato e ti ho voluto bene, non per i tuoi romanzi, ma per la persona che scoprivo.

Oggi è il tuo compleanno e voglio renderti un mio pensiero intimo, dato che conosco i tuoi: non so essere determinata come te, so essere forte e a volte mi sorprendo di quanto, ma non sono perseverante e il mio libro è ancora nel cassetto, solo che chiuso lì non serve più nemmeno a me.  

Sono venuta a trovarti, sai? Sono stata a casa tua, ho camminato per la tua brughiera e mi è servito, purtroppo non ero molto in pace con me e il vento mi ha chiuso nei pensieri, ma è stato un viaggio che non è ancora finito. Ho raccontato la mia gita a Haworth in un libro, Qui giace un poeta pubblicato da Jimenez, è una raccolta di tante visite alle sepolture di scrittori e intellettuali e ho scelto di parlare di te ed Emily, di quando vi ho seguite fino allo Yorkshire e ho camminato dietro di voi tra l'erica e i muretti a secco. Che vento! Avevo la testa chiusa in un pallone di angosce eppure quella passeggiata infinita è uno dei miei ricordi preferiti.

Ti immagino un po' sola nella tua consapevolezza, legata alle tue sorelle, ma lontana dal distacco dalla realtà di Emily e volitiva come Anne non avrebbe mai concepito. Dobbiamo a te tutti i vostri libri e la trasformazione della letteratura e ti ringrazio Charlotte, perché tu mi aiuti e mi fai compagnia e sei la mia imprenditrice preferita e mi ispiri. 

Spero di tornare presto a trovarti.

Buon compleanno,

Laura



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