Una lettera di Katherine Mansfield. Di passeggiate e di scale.
Ero stata fuori con M. a camminare un poco sulla strasa e poi avevamo attraversato un torrentello e poi ci siamo internati nella foresta. Ci sono piccoli viali e radure fra gli alberi piene di fiori. Io mi son seduta sotto un grande abete e lui è andato a coglier fiori. La giornata era d'uno splendore abbagliante, grosse nubi d'argento si ammucchiavano sulle cime delle montagne, non un filo d'erba si muoveva. Sdraiata sul musco ho trovato pianticelle di fragole e di violette e piccolissime pine; tutto aveva qualche cosa di fiabesco - e M. andava di qua e di là - e gridava quando trovava qualche cosa di speciale. Poi è scomparso in una valle, e io mi sono alzata e ho esplorato i piccoli recinti di abeti, e mi son seduta su un tronco per osservare le formiche, e mi son domandata di dove potesse essere venuto quel nocciolo d'albicocca. Queste foreste sono meravigliose: si ha quasi l'impressione di essere come in un'isola deserta. c'è poi una vera popolazione di farfalle e libellule verdi e dorate e grossi calabroni di bronzo. M. è tornato con un immenso fascio di cose preziose, siamo tornati a casa e io ho trovato la vostra lettera nell'ingresso; così mi son seduta sull'ultimo gradino coi fiori vicini a me in un fazzoletto bagnato, e mi son messa a leggere. non credete che le scale siano un posto ottimo per leggere le lettere? io sì. Si è come sospesi - in terreno neutrale - non si è nel proprio mondo e nemmeno in un mondo estraneo. È quasi un posto ideale per gli incontri - mio Dio, come mi affascinano le scale, solo a pensarci! Aspettare qualcuno - sedere su scale sconosciute ascoltando passi dal piano di sopra, guardando la luce che si fa i suoi giochi da sola - ascoltando - una porta sbatte di sotto, e si guarda giù in una specie di chiarore annebbiato, aspettando che salga qualcuno. Ma potrei continuare all'infinito. Devo metterne una in un racconto! Sulle scale - è come se la gente venisse fuori da se stessa - venisse avanti, indifesa. E poi la finestra del pianerottolo. Perché è così diversa da tutte le altre finestre? Ma basta di tutto ciò...
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Lettere
A. Mondadori Edizione
goog_16648770701' edizione 1941
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