Warner studios Harry Potter: lasciatemi qui
Tra le cose da
fare a Londra si è aggiunto ormai il giro ai Warner Studios dedicati ai film di
Harry Potter.
La magia, si sa,
abita a Londra, lì vola Peter Pan, arriva Mary Poppins col suo ombrello, cerca
casa Dracula, si muovono i fantasmi del Natale, passeggia Paddington e vive
Harry Potter.
Aperti nel 2012,
gli studios non sono un parco a tema, ma alcuni dei set cinematografici
utilizzati per i film di cui raccolgono i costumi, le suppellettili, i modelli
per i personaggi, i gadget e l’atmosfera dei libri.
I biglietti
I biglietti si possono acquistare dal sito ufficiale o da altre piattaforme turistiche, ci sono molte possibilità di pacchetti per famiglie, gruppi, con hotel, con parcheggio, con merenda.
Ci sono stata a fine agosto (prenotando a inizio luglio) e ho scelto il biglietto di ingresso standard senza guida. Il biglietto riporta un orario di arrivo ma non di uscita e consente l’accesso a tutti gli spazi e per il tempo desiderato, nessuno mi ha messo fretta.
In media si
segnala che il giro duri tre ore, ma io sono rimasta immersa in Harry Potter mezza giornata.
Arrivare
I Warner Bros
Studios di Harry Potter sono a circa 30 km da Londra e ho scelto di andarci in
treno.
Si parte dalla Euston station, che è a Bloomsbury, a due passi dalle case di Charles Dickens e Virginia Woolf, i treni sono continui, direi circa ogni mezz’ora, l'unica accortezza è fare caso a quale si sceglie, dato che c’è sia la possibilità di un tragitto con fermate in tutte le stazioni e si impiega un’ora o poco più e una linea rapida con cui in circa venti minuti si arriva a destinazione.
Consiglio di arrivare a Euston un paio d’ore prima dell’ingresso previsto agli studios e prendere il primo treno possibile. Durante il tragitto si può vedere lo stadio di Wembley.
Alla stazione c'è un autobus completamente tappezzato di immagini di Harry Potter che conduce agli studios, si sale mostrando la prenotazione per il tour. Qui ho avuto l’unica delusione di questa
esperienza: sarebbe stato bellissimo avere un giro sul Nottetempo, invece è un
autobus semplicemente brandizzato.
Mangiare
Dentro agli
studios ci sono un paio di bar e un ristorante con cibo da fast food e fiumi di
burrobirra, il cui boccale è un omaggio e si può portare via. A quest’ultimo
proposito segnalo che la burrobirra è una cosa talmente dolce e densa che avrei
voluto avere uno spazzolino da denti, non credo che qualcuno l’abbia mai
finita, ma è comunque irrinunciabile. Davanti al ristorante c’è una fontana a disposizione lavare i boccali da portarsi via.
Vedere
Ma cosa c’è
dentro agli studios?
Gli appassionati
troveranno esattamente il mondo che conoscono e vorranno restare lì per sempre. appena tornata a casa ho visto La pietra filosofale, di
nuovo, e appena arrivata a Roma ho ricominciato a leggere i libri. L’effetto è
questo.
Ci sono i set di alcune delle scene più famose, si entra dalla sala grande e già è un colpo al cuore, perché lì ci siamo stati tante volte con gli occhi e con la mente. L’aula di pozioni è da lacrime agli occhi, le sale comuni delle case sono esattamente quelle, lì sono stati girati i film e lì c’è tutto. Quella di serpeverde in particolare è di una bellezza unica.
Lo studio di Silente col pensatoio dove guardare dento, casa di Hagrid, l’interno della casa dei Winsley con la possibilità di far muovere i ferri della maglia e il coltello che taglia le carote, l’armadio svanitore, i costumi delle scene più note, l’orologio, Privat drive, la camera di Bellatrix, gli Horcrux. Ma di più, si passeggia a Diagon Alley, versione Doni della morte con Tiri vispi aperto, perché le persone hanno bisogno di ridere, finché a un certo punto si gira un angolo e si entra alla Gringott.
Proprio che ci cammini dentro ed è perfetta, è proprio
quella e lì ho pianto di commozione, poi la Gringott distrutta col drago che ci
cammina dentro e non so spiegare l’emozione. Non basta, c’è la stazione, Kings
Cross versione Harry Potter e la pietra filosofale, e l’Hogwarts express, dove
potrete entrare. Potrei continuare, ma a nulla vale questo elenco, se non a
invogliare, forse.
Fare
Ci sono una serie
di attività organizzate, un passaporto da timbrare, la scopa
da far volare dicendo “su”, video da registrare in cui si vola sul Tamigi con
l’Ordine della fenice, foto con la locandina da indesiderato n.1, shopping
estremo nei due negozi sistemati uno sul binario 9 e ¾ e uno all’uscita, ma fate attenzioni,
non hanno gli stessi prodotti.
Ci tornerei mille volte, è stato bellissimo, emozionante, mio figlio e io sembravamo due matti. C’erano tantissimi ragazzini vestiti di tutto punto con toghe e bacchette.
Noi sia un Grifondoro e una Corvenoero, la prossima volta saremo
attrezzati.
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