Mappe e atlanti per bambini.
Le mie copie |
"Mappe" e il "Grande atlante delle avventure" sono due libroni, pubblicati da ElectaKids, il secondo è considerato l'ideale prosecuzione del primo, così sotto la spinta di alcuni lettori, e sulla scorta dell'esperienza con mio figlio mi è sembrato utile parlarne in un unico post.
Il primo è un vero e proprio atlante per bambini. Tratta i cinque continenti analizzandone 42 Paesi per 51 mappe realizzate con disegni iconografici di ciascun luogo dai monumenti rappresentativi ai costumi antropologici, dell'architettura ai simboli più noti, dal mondo animale a quello vegetale. Gli illustratori, Aleksandra Mizielinska e Daniel Mizielinski, hanno un tratto d'altri tempi che conferisce fascino ai disegni e, allo stesso tempo li rende molto riconoscibili. Ogni elemento è dettagliato e la parte geografica vera e propria è curata: abbastanza essenziale da poter essere accessibile ai bimbi, ma non approssimativa. Quest'opera ha vinto il premio Andersen per il miglior libro di divulgazione nel 2013, l'ho trovato in ogni libreria per bambini o con un settore dedicato in cui sia entrata e non solo in Italia, e ogni volta lo avrei ricomprato.
Con "Mappe" è stato facile incuriosire un bambino di cinque anni, proporgli di vedere dove fosse la nostra città, quali fossero gli animali più presenti in Italia e confrontarli con quelli di qualche altra parte del mondo, vedere cosa si mangia e che forma hanno le case in altri Paesi, immaginare luoghi da visitare o anche dove non si vorrebbe andare mai, perché fanno paura o perché sembrano molto lontani ora che il mondo improvvisamente è piatto, e scoprire con lui che pian piano le prospettive (e le intenzioni), crescendo, cambiano . Devo dire che ora, dopo un anno da quando ho portato a casa il libro, a sei anni appena compiti, è ancora più facile che mio figlio mi proponga di guardarlo insieme, la curiosità aumenta con l'età e "Mappe" è un libro che ha vita lunga nella formazione di un bambino.
Il "Grande atlante delle avventure" ha le stesse dimensioni dell'altro, si tratta di volumoni grandi, circa venticinque centimetri per quaranta, sono veri e propri libri da consultare, quasi forme embrionali di enciclopedie. In questo secondo caso vengono illustrati e raccontati, la parte testuale ha più spazio, delle attrazioni o eventi naturali insoliti presenti in alcune parti del mondo, dal London Eye alla foresta amazzonica, dal Grand Canyon a Venezia. Sono le opere dell'uomo e della natura a essere protagoniste e si contraddistinguono perché vere e proprie avventure per chi le visita o le vive. Questo libro è quasi una guida verso i luoghi curiosi, mentre mappe è più analitico e completo e contiene una rappresentazione simbolica e geografica di molte nazioni con tanto di indicazioni di popolazione e superficie e disegno della bandiera, questo secondo è descrittivo e, con maggiore dettaglio di alcune curiosità, ricrea un ambiente e lo propone al piccolo lettore. Trovo il "Grande atlante delle avventure" più adatto a bambini un po' più grandi, in grado di comprendere l'eccezionalità di alcuni luoghi del mondo e la varietà umana e naturale che il nostro pianeta offre loro. Le illustrazioni sono di Lucy Letherland e raccontano, ricreando le diverse atmosfere, cento possibili attrazioni, cento cose da fare o da vedere, cento possibilità di tutti e di ognuno.
Non sono libri sovrapponibili, direi che fanno parte di una simile educazione alla curiosità, al viaggio, alla conoscenza del diverso e all'educazione all'osservazione scevra dai giudizi, perché la Terra è un mosaico di proposte e vale la pena visitarla o almeno sognare grandi esplorazioni.
d'accordissimo.. base di partenza per sogni fantasie e conoscenze geografiche scientifiche e di " avventure".. inoltre potrebbero integrare al meglio le tante apparizioni televisive di programmi scienze-viaggi-natura che spesso mancano di vero collante con una visione unitaria.
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