Mrs. Bridge. Evan S. Connell
Mrs. Bridge. Evan S. Connell. Einaudi. La mia copia. |
"Mrs. Bridge" e io abbiamo avuto un incontro casuale: stavo leggendo un romanzo pubblicato dalle edizioni Sur "Nessuno scompare davvero" di Catherine Lacey, dove la protagonista, intorno a pagina sessanta, legge seduta a un bar e il libro di cui riporta alcuni passi è proprio "Mrs. Bridge", così ho pensato che avrei dovuto leggerlo, sembrava significativo per capire a fondo il personaggio principale della Lacey. Pochi giorni dopo in libreria vedo tra le ultime uscite di Einaudi proprio "Mrs. Bridge" di Evan. S. Connell, detto fatto: l'ho comprato.
I libri arrivano a noi per le vie più impensabili e davvero questo è stato un incontro fortunato, "Mrs. Bridge" è un libro meraviglioso, scritto in modo lucido, equilibrato e pieno di sentimento, carico di un'emotività intensa e composta, la stessa che ritroviamo nella sua protagonista.
La storia non ha un'evoluzione altra dallo svolgersi del tempo e in esso si articola la vita di India Bridge, da prima della seconda guerra mondiale all'entrata degli Stati Uniti, ma le vicende internazionali e politiche rimangono appena accennate sullo sfondo, contestualizzano il racconto, senza prevaricarlo. Mrs. Bridge abita il suo tempo nei fenomeni di costume e nella società dei suoi anni, nella upper class americana, nel quartiere residenziale di Kansas City che per lei è il riferimento per capire le persone, al Country Club, con un marito di successo, con i suoi tre figli, due femmine e un maschio, la una cameriera. In un mondo ordinato, e vissuto con la certezza dell'essere ciò che si è stati educati a essere, pian piano si insinua una domanda inaspettata, di cui India Bridge sembra essere quasi inconsapevole: e se tutto questo non bastasse? E' possibile avere tutto ciò che serve per potersi ritenere fortunati e non essere felici?
Mrs. Bridge è raccontata in piccoli aneddoti che insieme costruiscono il mosaico dei suoi rapporti umani, delle sue abitudini, della sua famiglia, un marito cui essere devota sempre, dei figli da educare come i figli vanno educati, il volontariato con le altre signore, le colazioni fuori, il giornale scandalistico, i tovagliolini da aperitivo, e poi a volte una sensazione incomprensibile di insoddisfazione. Il vuoto che avanza, il cuore di Mrs. Bridge che scotta senza mai permettersi di bollire davvero, perché non è questo che capita a una signora come lei.
Mrs. Bridge mantiene sempre il controllo, eppure a volte ha la percezione che esista una parte di mondo che le sfugge, sulla quale a mala pena si affaccia, ma che sembra rivelare un'anima più innovativa di quanto lei stessa non pensi, più anticonformista di quanto non sia educata a essere, più forte forse, proprio come quel suo strano nome: India.
Un libro sul confine sottile tra l'essere e l'avere, tra i sogni e la loro realizzazione, tra la bellezza di una vita vista da lontano e l'ordinarietà di trovarcisi dentro.
Lo stile di Connell è perfetto, rende il medesimo equilibrio, la stessa educata compostezza, e lascia trapelare quella vena d'acciaio che rende Mrs. Bridge una donna che le donne capiscono.
Un romanzo del 1959, un capolavoro che racconta una tristezza non riconosciuta e un'inammissibile infelicità nei silenzi in cui si svolgono i pensieri e la solitudine di Mrs.Bridge, che non ascolta l'urlo sommesso e disperato del suo cuore.
Titolo: Mrs. Bridge
Autore: Evan S. Connell
Traduzione: Giulia Boringhieri
Editore: Einaudi
Anno: 2016
Prezzo: 19,50 euro
Dalla Sua presentazione sembra emergere quella che potrebbe essere una contrapposizione non solo tra 'essere' ed 'avere' ma anche tra i vari modi del nostro 'essere ', ovvero una discromia fra le varie e diverse tessere del mosaico della nostra persona..
RispondiEliminaComumque grazie.
Ma sai che qualche giorno fa, leggevo un articolo non ricordo più dove, in cui si diceva che tra le uscite del 2016 bisognava prestar attenzione a questa Mrs. Bridge? L’ho preso anch’io, in ebook (pur non amando troppo i formati elettronici), incuriosita dall’articolo e dal tema. Considerando l’entusiasmo del tuo post, credo che lo leggerò quanto prima.
RispondiEliminaA me è molto piaciuto, ma superando il gradimento personale, lo trovo un libro di grande equilibrio e proprietà. Letteratura insomma.
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