Autobiografia di una rivoluzionaria. Angela Davis

Autobiografia di una rivoluzionaria. Angela Davis.
minimum fax. La mia copia

Questo è uno di quei libri che salverei dall'incendio.
Ma proprio la mia copia. L'ho ricevuta in regalo, uno dei primi dopo aver aperto il blog, era il 2013. 
Regalo fondamentale per me.
L'autrice, Angela Davis, è quella lì fotografata in copertina. Bellissima. Piena di capelli. Militante nel Partito Comunista degli Stati Uniti d'America fino all'inizio degli anni '90. Era anche una delle Pantere Nere, nonché l'Angela di Sweet Black Angel dei Rollig Stones. Angela Davis è stata ricercata per omicidio, dichiarata uno dei criminali più pericolosi in circolazione, imprigionata, processata, assolta,   e la sua autobiografia inizia da lì dai fatti che portarono a definirla una ricercata. Nel tempo poi fu riconosciuta e insignita di onori di vario genere, le sono state dedicate una serie opere ed è stata anche ritratta da Guttuso nel quadro I funerali di Togliatti. Un paio d'anni fa è stata a Roma a parlare all'università a via Ostiense ci sono andata anche io, era piena di capelli grigi e di giovani intorno, di applausi che la festeggiavano e di emozione. Non solo mia. 
Minimum fax ha pubblicato la sua autobiografia nel 2007, con una postfazione di Luca Briasco. il mio consiglio è di recuperare e leggere questo libro. Angela Davis lo ha scritto nel 1974, aveva 30 anni, sembrano pochi per un'autobiografia, eppure, potremmo dire, dipende da cosa hai vissuto. 
La lotta al razzismo, la militanza, la partecipazione attiva, il calarsi nell'epoca che si vive, tanto più se si tratta di un'epoca tumultuosa e di un animo che sente il bisogno di schierarsi e di fare, fino a soffrire profondamente, fino a rischiare ogni cosa. Essere sé stessi.
Chiaramente non sarò io a valutare la bontà del libro o del vissuto, non lo faccio per carattere e poi cosa volete che valuti di una persona così, ma in questi giorni sto leggendo un altro libro che parla di razzismo e di paura e mi è venuta in mente lei, perché quando la lessi per la prima volta, proprio in quel 2013, infuse una forza profonda e ora perduta in me, e sto facendo la strada all'indietro per andarla a riprendere.

L'oscurità era molto più fitta di quanto pensassi, ma non tanto da non farmi sentire vulnerabile e indifesa. Una volta fuori, allo scoperto, mista al dolore e alla rabbia venne anche la paura. 
Pura e semplice paura, così totale e così elementare, che l'unica cosa a cui riuscivo a paragonarla era il senso di panico che provavo da bambina quando mi lasciava al buio. Quella cosa mostruosa e indescrivibile mi stava alle spalle, senza mai toccarmi, ma sempre in agguato. 

È chiaramente un libro politico, un libro schierato, un libro che ha un colore netto, ma è anche e comunque una testimonianza di libertà, fiducia e coraggio, anche quando il buio è alle spalle e tutto intorno. Un libro racconta qualcosa che fu, davvero e reale, e oggi potrebbe servire per capire cosa c'è ancora e cosa si è perso per sempre di quella paura e di quel coraggio.
Lo rileggo e ho pensato di dirlo, perché tra i mille libri che escono, ci sono anche quelli che restano.

Libro in fotografia:
Titolo: Autobiografia di una rivoluzionaria
Autore: Angela Davis
Traduzione: Elena Brambilla 
Editore: minimum fax
Anno: 2013
Prezzo: 10,00 euro




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