Sandro Veronesi, la rete e il ritorno di Pietro Paladini


Terre rare, Sandro Veronesi
Bompiani
La mia copia.
Presentare un libro a blogger e giornalisti del web e ragionare sul ruolo della rete nelle scelte, nelle vendite, nella vita di un romanzo, dell'uomo che lo scrive e di quello che lo pubblica, di tutte le persone coinvolte nella realizzazione materiale del prodotto che deriva dell'opera dell'ingegno, fino alle mani dei librai che lo mettono in quelle dei lettori e anche fino ad Amazon al suo essere o non essere mostro, tutto passando per il protagonista di "Caos Calmo", l'uomo che per distrarre la mente contava le compagnie aeree con cui aveva volato. Riducendo all'osso questo è ciò che è avvenuto ieri alla Casa Argentina in via Veneto a Roma, alla presentazione del nuovo libro di Sandro Veronesi, uscito per Bompiani, "Terre rare" dove torna Pietro Paladini in uscita dal suo "caos calmo" e, si crea un hashtag di un titolo, così #terrerare diventa il nuovo modo di presentare un'opera in un incontro dedicato a chi anima la rete. In una sala che credo fosse un cinema, con una penombra accogliente e uno scrittore pieno di comunicativa si è raccontato il libro, gli sviluppi della storia di Pietro Palladini e il suo personaggio, l'eroismo e la viltà, il voler essere giovani, il saper andare avanti e le cadute umane e di peso sui pavimenti dei luoghi qualsiasi. Boom giù per terra sotto il proprio peso. Ho letto "Caos calmo" appena uscito, prima di vedere il film e prima che i volti dei personaggi fossero suggeriti, mi era piaciuta la fragilità degli adulti, la forza dei bambini e l'animo vivo di chi non lascia andare la giovinezza, oggi, nove anni dopo, sono curiosa di sapere che fine fanno tutte queste età. Sandro Veronesi ha poi parlato tanto di internet, della sua potenza, della bellezza e della pericolosità del mezzo che diffonde, rende condivisibile ogni istante, offre contenuti indiscriminati e, è questo che mi ha colpito, si basa su un algoritmo, o magari più di uno, ma si basa fortemente sul cervello umano che mette in moto un macchina diventata inarrestabile, eppure un algoritmo di spegnimento esiterà di sicuro, mi dico, ma a che prezzo? Gli effetti sul linguaggio, l'impoverimento, la sintesi estrema, le k inserite nell'alfabeto italiano e la punteggiatura mandata al confino, ma oltre a questo la rete ha forza divulgativa e capacità di pungolare il desiderio di conoscere strettamente legate alla capacità di monitorare l'utente, di spiarlo e indurlo, così come l'orizzontalità che rende accessibile a chiunque qualsiasi contenuto sia come fruitore che come fornitore. Si arriva poi alla questione ebook, per ora non uscirà l'elettronico di "Terre rare", si discute sulla comodità di avere un supporto che contiene molte opere, sulle campagne lancio di libro da scaricare online, sul mercato che cambia e sulla necessità per lo scrittore, almeno per questo scrittore, di capire di più del prodotto ebook, del suo funzionamento, delle conseguenze e degli aspetti economici che coinvolgono le persone che per quel prodotto lavorano. Raccontare un libro a chi vive la rete e dedicare del tempo alla riflessione sul valore che internet può dare ai libri, al loro contenuto e alla loro diffusione, una platea di internettofili guidati da Sandro Veronesi e dal suo nuovo romanzo, ecco lo spirito dell'incontro di ieri ed è stato davvero interessante. Le parole di uno scrittore italiano che ama i racconti e cita Salinger sorvolando Holden per arrivare a Franny e Zooey e ricorda Cheever e le riviste letterarie e il modo in cui dai racconti nascono gli scrittori e mi viene in mente sempre di più che amo leggere, ma quanto mi piacciono gli scrittori che sanno raccontare a voce! Felice di aver partecipato ringrazio Sandro Veronesi per l'incontro, l'ufficio stampa per l'invito e Bompiani per il suo lavoro.

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