Heathcliff e Piton: l'amore che tutto distrugge e che tutto protegge
Sono convinta che Heathcliff e Severus Piton abbiano molto in comune. Non per nulla sono tra i miei personaggi letterari maschili preferiti. Forse quelli che proprio amo.
Tanto per iniziare entrambi sono inglesi e generati da mente femminile inglese, entrambi amano oltre la morte, entrambi soffrono oltre la vita, entrambi continuano a proteggere e tenere attaccata al cuore una donna che non c'è più, entrambi sono stati rifiutati, entrambi vivono avvolti dalla tristezza, ma, e il ma è davvero un grande ma, Heathcliff la usa per distruggere, Severus per creare.
D'altronde quello di Piton è un dolore contemporaneo, soffre nella nostra epoca e questo forse gli consente (o consente a J.K. Rawling) di non riprodurre il travaglio di Heathcliff o comunque di provare un minor senso di vendetta contro tutti e di impegnarsi ancora per quell'amore.
Entrambi erano dei reietti, uno sperduto orfano piccolo e nero raccolto per caso come un animaletto, un ragazzino incompreso, taciturno e solo, entrambi innamorati, uno corrisposto e uno no, entrambi col buio dentro e in grado di farsene travolgere, il primo non riuscendone più a uscire, avvinto fino a farsi logorare, il secondo si è saputo salvare proprio per quell'amore, perché si sa che omnia vincit e, tornando a riporre la fiducia nel suo più autentico sentimento, si è liberato della parte oscura della sua anima.
Heathcliff e Severus Piton, per me avvicinarli è del tutto spontaneo.
Heathcliff amava ed era amato, incredibilmente, più di qualunque altro uomo, ma è caduto vittima del suo tempo e di come Catherine ne fosse figlia, questo ha determinato l'infelicità di entrambi, amplificata dalla morte di lei. Severus ha provato per tutta la vita il più forte e puro dei sentimenti, il più autentico degli amori, che non ha avuto bisogno di essere corrisposto, che non ha chiesto per sé, che ha dato ogni energia e respiro, ma Lily non lo ricambiava. Il risultato è il medesimo, una grande solitudine, un completo tormento, ma Heathcliff ha vissuto per punire il mondo del suo dolore, Piton si è messo al servizio di quell'amore infinito, dedicandosi alla protezione di Harry Potter, estremo e totalizzante gesto per la madre di quel ragazzino.
Due uomini che nella mia mente si sovrappongono e non perché non veda le differenze, d'altronde le ho appena espresse, ma perché hanno messo in gioco tutto di loro stessi, ognuno a suo modo e soprattutto nella sua epoca, ma chi altro ama così? Chi altro ama oltre sé stesso e muore nel cuore con la sua amata? Chi rinuncia a ogni barlume di felicità o benessere? Chi mostra la parte peggiore di sé animato incattivito dalla propria ferita, ma dentro sanguina più delle proprie vittime?
La letteratura ci offre amori e vendette a perdita d'occhio, ma quella rabbia triste e quella cupezza calata a nascondere ogni luccicanza, quell'Inghilterra di bruma e vento e quelle anime afflitte le trovo più forti che mai in due libri tra loro tanto lontani come Cime tempestose e la saga di Harry Potter.
Heathcliff più di tutti ha la mia comprensione, l'accoglienza per l'uomo ferito, Severus resta il mio personaggio del cuore, che guarda gli occhi di Harry per vedere quelli di Lily, che prende il patronus di lei per omaggiarla e averla vicina, che si finge il più perfido degli esseri pur di poter proteggere il figlio della donna amata, che morendo vuole che lui sappia la verità, che dopo tutto questo tempo
Sempre.
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