Il due settembre e l'anno che è già qua.

La moda è quella di non fare propositi, di vivere all'impronta, di sognare e non pensare come se le due cose si escludessero, ma l'anno ha due inizi, perché è fatto della parte vecchia che comincia il primo gennaio e della parte nuova che si avvia il primo settembre e dunque oggi, col dovuto ritardo, rifletto sui miei buoni propositi, perché per me sono importanti, li voglio, li faccio e non mi impediscono né di sognare, né di consentire al tempo di essere imprevedibile, i buoni propositi mi servono per capire.
Quest'anno sarà l'anno della mia dedizione quasi totale a Il tè tostato e a @TwoReaders, sono gli spazi in cui tutto è possibile, le zone franche, quelle con la libertà e il vento e quelle in cui la mia intelligenza smette di essere inutile perché torna nelle mie mani e tutto dipende da me, dalla mia dedizione, dalla mia voglia, da cosa mi piace fare e da dove non mi piace essere e mi sento soddisfatta a casa mia.
Il primo romanzo di cui parlerò sarà "Mattatoio n.5" di Kurt Vonnegut, un libro sul bombardamento di Dresda, e Dresda è una casa per me, racconterò dell'incendio di napalm che l'ha devastata, di Vonnegut l'ha visto e  ne ha scritto e dei miei occhi che dopo quasi settant'anni vedono ancora distruzione, macerie e palazzi a metà. Vorrei dedicare una pagina a editori e collane, sempre scelti da me, in base al mio e solo mio umore, con la disorganicità della mia impronta e l'intenzione di renderla un po' più armonica.
Questo autunno metterò in ordine la mia libreria, saprò dove cercare i libri e continuerò a non leggere tutto quello che compro, perché se poi un giorno nevica a Roma e rimango bloccata a casa con la neve che supera il portone e ho già letto tutto quello che ho come faccio?
Sorriderò molto, che tanto anche se non cambia nulla almeno mi sentirò meglio, berrò molto tè e imparerò a cucinare gli scones, perché è ormai assolutamente necessario per me provvedere da sola al mio bisogno di tè all'inglese, chi vuole partecipare sarà invitato a presentarsi con marmellata di agrumi e praline.
Sarà l'autunno in cui scoprirò il romanzo giallo (sono benvenuti i consigli) e in cui andrò a scuola di tedesco, proprio quella coi libri e i compiti, perché così a pezzetti non vado avanti. Non andrò in palestra questo è certo, magari in piscina, o forse correrò in giardino, ma cercherò di combattere per il mio mantenimento, dato che mi sembra che la parabola abbia iniziato a decrescere e i libri per questo non bastano (pare). Farò attenzione alle parole, per usarle bene e ascoltarle, perché sono potenti e a volte una sola minuscola parola ha dietro un mondo bellissimo e sarà una ricchezza farci caso. Per il resto lascerò i viaggi all'improvvisazione e le scelte al cuore.

Buon anno.
Laura

Commenti

  1. mi offro per i libri "gialli" (splendida idea il colore giallo introdotto da Mondadori per la copertina e poi usato con un grande balzo per indicare genericamente questo genere di letteratura).. ma per il tè ed il resto, offra Lei.
    Aristarco

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    1. Conoscerà si certo i Simenon di Adelphi che per Maigret sono tutti gialli...vuole consigliarmi un titolo o un autore per iniziare e poi qualche altro per esplorare? (Ah, che non mettano troppa paura).

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    2. confesso che non " sento" Simenon come un vero 'giallista'..sicuramente è un mio limite.. e che forse preferisco i suoi 'romanzi' senza Maigret, come " Tre camere a Manhattan ", ma per iniziare magari legga ' Il cane giallo'.
      A presto.

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