Il Salone del Libro anche quest'anno è stato entusiasmante: libri, incontri e il #salTOur vissuto per lo più attraverso le proposte degli editori indipendenti e la loro generosità. Le idee di lettura, tra catalogo e novità, segnalatemi dagli editori sono state fotografate e twittate in diretta dagli stand, tutto rimarrà visibile sull'account @iltetostato, qui segnalerò quelle che leggerò per prime, quelle che mi hanno più incuriosita e sulle quali, per ora, mi soffermerò.
Per la casa editrice
Hacca un libro che fa venir voglia di essere letto già a prima vista "Il poeta dell'aria" di Chicca Gagliardo, definito dall'editrice una storia di "meraviglia e leggerezza", tra l'altro protagonista dello stand in quanto oggetto di una mostra d'arte perché manipolato e lavorato da diversi artisti che lo hanno interpretato e reso scultura.
In casa
Sur è stato proposto "Raccatta cadaveri" di Juan Carlos Onetti come titolo rappresentativo del catalogo, dello stesso autore ho letto "Gli addii" (recensito
qui) ed è stato un libro importante per me e dunque la curiosità di approfondire l'opera. Importante far notare che Sur vince nella sezione #migliorcatalogo, con quell'idea geniale di inserire le figurine delle copertine da incollare sopra l'immagine in bianco e nero accanto alla descrizione del libro. Continuando sul filone sudamericano leggerò di certo "La tregua" di Mario Benedetti scelto da
Nottetempo come proprio libro identitario e definito "libro del cuore". Tra i miei propositi anche la nuova uscita della collana di narrativa di
Tunué, "L'appartamento" di Mario Capello. C'è ancora molto che mi fa piacere citare in questo post, un po' per mia memoria, un po' per dare traccia di cosa mi ha più colpito tra le idee raccolte a Torino. Tappa necessaria per me è
L'Orma editore raffinato che in qualche modo fa pensare ad Adelphi, e che pubblica in Italia Annie Ernaux, bravissima autrice francese ora in libreria con "Gli anni", di cui mi raccomando, da sola, la lettura. Tra l'altro L'Orma aveva allo stand delle bellissime spillette e calamite riprese dalle copertine della collana
I Pacchetti, il che rende la casa editrice vincitrice nella competizione del mio #salTOur della sezione #migliorgadget.
Per
Lindau vorrò leggere "Mangiare è un atto agricolo" di Wendell Barry, ma soltanto dopo aver finito il libro di Leonard Woolf sulla morte di Virginia, sua moglie. Fin qui già ne avrei per molto, ma certo non avrei potuto trascurare
minimum fax che propone Malamud come autore rappresentativo e come non obbedire? Accanto a questo consiglio a
tutti la lettura, per lo stesso editore, del libro di Kurt Vonnegut "Quando siete felici fateci caso" che ho letto in un'ora e amato, immagino, per sempre. Tra l'altro la palma della #migliorborsina del Salone va proprio a minimum fax e proprio per aver usato la grafica del libro di Vonnegut e averla così dedicata alla felicità. Dall'altra parte del corridoio lo stand di
Iperborea che ha offerto il #miglioraperitivo del #salTOur con il personale di Ikea e propone la lettura di uno strano libro che ha un titolo mantra "Gente indipendente" di Halldor Laxness, pare sia l'opera che ha fatto piangere Franzen e di Franzen mi fido. Dopo il nord si passa a
La nuova frontiera e mi incuriosisce il loro "Fiori artificiali" di Luiz Raffaello per un viaggio attraverso le vite degli altri. Sicuramente poi leggerò "I miei piccoli dispiaceri" di Miriam Toews per
marcos y marcos, libro che si presenta come un'opera non trascurabile per delicatezza e ironia. Impossibile tralasciare
Keller che vince nella categoria #miglioreaccoglienza grazie a Silvia dell'ufficio stampa, capace di farti appassionare a ogni libro del catalogo. Segnalo poi il vincitore nella categoria @migliostand,
Del Vecchio editore che mi ha convinto con la proposta di "Kruso" di Lutz Seiler direttamente dalla DDR. Questa estate leggerò inoltre il libro di Giuseppe Schillaci pubblicato da
Liberaria nella collana meduse di narrativa italiana. Ultimo ma non ultimo, vincitore nella categoria #migliorescoperta
nneditore, casaeditrici indipendente e neonata che aggiunge alla quarta di copertina dei propri libri tre o quattro righe illuminanti su chi dovrebbe leggere quel libro: una gran leva emozionale.
Questa è la traccia di cosa mi ripropongo di recensire nel blog, ci sarà poi il post dedicato al Salone, nella sezione "Le piccole persone"
Buona lettura!
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Il catalogo Sur |
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Spillette L'Orma |
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borsina minimum fax |
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Stand Del Vecchio |
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