Gita al faro. Virginia Woolf




Il 5 maggio del 1927 la Hogarth Press pubblica un libro strepitoso, intimo, irripetibile, Gita al faro
Virginia Woolf è la moglie dell'editore, editore lei stessa, Vanessa Bell è la sorella di Virginia, è una pittrice, e realizza la copertina di quella prima edizione. 
Così la famiglia Ramsay e il ricordo che Virginia ha di sua madre diventano un patrimonio del mondo e segnano il mio incontro con l'autrice.
Quelli tra il 1925 e il 1928 furono anni produttivi per Virginia, scrisse Gita al Faro e ideò Le onde, ma fu anche un periodo in cui i momenti di difficoltà furono profondi e improvvisi, i mal di testa, la stanchezza, la pressione di Londra e quel romanzo già nato della sua mente che doveva venir fuori, doveva essere scritto. C'erano le preoccupazioni per la casa editrice con la defezione di T.S. Eliot, e c'era Vita, Vita Sackville-West, l'amore passionale di Virginia, la persona alla quale invierà copia di Gita al faro dicendo "secondo me il romanzo migliore che io abbia mai scritto".
Nel 1926 le cose sembravano più serene, Virginia procedeva costante nella stesura del romanzo, annotava sul diario la facilità con cui progrediva e le emicranie erano migliorate, tanto da permetterle di tornare, seppure con moderazione, in società. 
Ad aprile la prima parte del romanzo era finita e la seconda fu conclusa il 25 di maggio, poi gli impegni mondani e il ritorno di Vita dalla Persia rallentarono la scrittura, seppure, Virginia fu costante e all'inizio del 1927 Gita al faro passò nelle mani di Leonard per la sua lettura. 
Il 5 maggio fu pubblicato.
La reazione più intensa fu quella di Vanessa che scrisse "[...] a me sembra che nella prima parte del libro tu abbia dato un ritratto della mamma che le somiglia più di quanto avrei ceduto possibile. È quasi doloroso vedersela resuscitare davanti.", il romanzo infatti racconta la loro infanzia, la loro famiglia, i loro genitori. Vanessa continuò dicendo "E tu, che riesci a vedere così in profondità come un pittore di ritratti, a me sembri una grandissima artista, ed è così sconvolgente trovarsi di nuovo a faccia a faccia con loro due che poi riesce difficile pensare ad altro."
Roger Fry, carissimo amico, lesse il romanzo e scrisse a Virginia "[...] non puoi impedirmi di pensare che è la tua cosa migliore, persino migliore di Mrs Dalloway."
Così fu accolto Gita al faro e così è ancora considerato dopo novant'anni, un assoluto capolavoro. Quell'anno vendette 3873 copie, molto di più degli altri titoli di Virginia, e lei comprò una macchina, Leonard guidava bene, Virginia distrusse una siepe e decise di lasciare a lui il volante. 
Non so dire altro su Gita la faro cercando di rimanere vagamente opportuna, leggerlo è l'unica possibilità per scoprire il tempo dell'attesa e quello della concretezza secondo Virginia Woolf. 

Copie in foto:

Titolo: Gita al faro
Autore: Virginia Woolf
A cura di: Anna Luisa Zazo
Editore: Mondadori
Anno: 2004
Prezzo: 7,40 euro

Titolo: Gita al faro
Autore: Virginia Woolf
Traduzione: Giulia Calenza
Editore: Garzanti  
Anno: 1971
Prezzo: 600 lire

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