15 settembre, pensare ad Anne Frank.

Il 15 settembre è stata una giornata da annali in molti secoli: la Sacra Sindone che sul finire del 1500 arriva a Torino; il passaggio della cometa di Halley nel 1682; la fondazione del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti d' America nel 1789; la dichiarazione di indipendenza di alcune nazioni centro-americane, tra cui Costa Rica, Guatemala e Honduras,  nel 1821; l'inaugurazione della prima linea ferroviaria nel 1830 in Inghilterra; Firenze è capitale d'Italia nel 1864 e nel 1904 nasce l'ultimo re; si utilizza per la prima volta un carro armato in guerra, nella grande guerra (che se è detta così non è a caso); nel 1959 Kruscev visita gli Usa ed è il primo leader russo a farlo, nel 1993 a Palermo viene ucciso Don Puglisi. Tutto questo è niente, ma niente davvero, compreso il carro armato le morti che avrà causato direttamente e quelle che s'è portato dietro nei secoli, perché nel 1935 vengono annunciate le leggi di Norimberga sulla cittadinanza del Reich e per la protezione del sangue e dell'onore tedesco. Diritti diversi a persone uguali e, fu l'inizio della fine di milioni di vite.
E' per questo che oggi inserisco una citazione preziosa, di una persona ancor più preziosa per la vita che ha vissuto, per l'averla raccontata e per l'anima che ha avuto. Annelies Marie Frank.
Il suo Diario è tra i libri più letti al mondo. Spero a scuola lo assegnino ancora.

"Vedo il mondo che si trasforma gradualmente in una terra inospitale; sento avvicinarsi il tuono che distruggerà anche noi; posso percepire le sofferenze di milioni di persone; ma, se guardo il cielo lassù, penso che tutto tornerà al suo posto, che anche questa crudeltà avrà fine e che ritorneranno la pace e la tranquillità."
 
Anne Frank, Diario

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