Diario di una scrittrice. Virginia Woolf.
Diario di una scrittrice. Virginia Woolf. minimum fax La mia copia. |
Ho avuto sempre paura di impazzire. Per questo mi piaceva scrivere, perché sarei potuta tornare da me leggendomi, non era un atteggiamento sereno, ma è stato il mio per molto tempo, poi ho incontrato Virginia Woolf e fu chiaro che ero in ritardo e minuscola, che scrivere non sarebbe bastato, ma che forse non ero portata alla follia. Erano gli anni '90 e io ero adolescente.
Fu così che ho iniziato a leggere partendo da "Una stanza tutta per sé" e finendo con la fine, o almeno con quella che finora mi sembra esserlo, sarei sempre felice di scoprire che mi manca ancora qualcosa di Virginia e conto che sia così. Il suo diario è stata un'epifania, la manifestazione di un'anima e il coronamento della mia personale e univoca storia d'amore con lei.
Leonard Woolf ha raccolto le pagine personali di quella sua inafferrabile moglie, ha scritto la prefazione e se ne è separato. In questo lungo diario e nell'abitudine di Virginia di aggiornarlo anche con poche righe, si ritrova la personalità di un'autrice e di una donna che amava la scrittura, che si beava della lettura e si animava nelle discussioni letterarie.
Mi sono sempre chiesta se fosse tutto qui, se ci sia dell'altro che è rimasto a casa loro, tra gli oggetti di quella vita, non dato in mano a chiunque e, credo di sì, lo spero forse, e comunque immagino che ci sia una parte di Virginia Woolf rimasta privata e famigliare.
Ero già laureata quando ho comprato la mia edizione minimun classic di minimun fax ed ero a Roma. Un mezzo profilo in copertina e il racconto di una vita tra le lettere e le parole, spesa senza sosta in case e cottage in un'Inghilterra che sa di tramonto, darjeeling e giardini.
Leonard Woolf ha raccolto le pagine personali di quella sua inafferrabile moglie, ha scritto la prefazione e se ne è separato. In questo lungo diario e nell'abitudine di Virginia di aggiornarlo anche con poche righe, si ritrova la personalità di un'autrice e di una donna che amava la scrittura, che si beava della lettura e si animava nelle discussioni letterarie.
Mi sono sempre chiesta se fosse tutto qui, se ci sia dell'altro che è rimasto a casa loro, tra gli oggetti di quella vita, non dato in mano a chiunque e, credo di sì, lo spero forse, e comunque immagino che ci sia una parte di Virginia Woolf rimasta privata e famigliare.
Ero già laureata quando ho comprato la mia edizione minimun classic di minimun fax ed ero a Roma. Un mezzo profilo in copertina e il racconto di una vita tra le lettere e le parole, spesa senza sosta in case e cottage in un'Inghilterra che sa di tramonto, darjeeling e giardini.
L'editore, la scrittrice e i loro amici di letteratura e il loro circolo di politica, attualità e dolore.
La sottile linea di rotaia fino al fiume.
La sottile linea di rotaia fino al fiume.
Non un libro da cui iniziare, un buco della serratura che a volte ci fa pentire di leggere, ma che ci impedisce di smettere.
Titolo: Diario di una scrittrice
Autore: Virginia Woolf
Traduzione: Giuliana De Carlo
Editore: minimum fax
Anno: 2005
Prezzo: 12,50 Euro
Difficile scindere il Nome della Grande Scrittrice dalla piece con Richard Burton ed Elisabeth Taylor..in ognuno di noi è presente sia la follia che il lupo cattivo..come le aritmie del cuore..speriamo che siano poche tollerabili e benigne, e che le cause scatenanti, le concause,e il contesto, siano favorevoli.
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