Grazia.it Blogger We Want You: la mia candidatura, Lifestyle/libri.
I libri sono potenti.
Lo sono sempre stati. Questo non cambierà. Internet, l'e-book, le enciclopedie libere, le e-mail, i post, i blog, sono tutti figli dei libri, sono tutte scatole e ali del pensiero. E nemmeno questo cambierà.
I libri sono strumenti di libertà. Per questo se ne sono fatti alti roghi.
I libri aprono gli occhi e risvegliano la mente, fanno ridere e soffrire, sono capaci di dire mille parole, di rivelare e di tacere, come gli amici. Come gli affetti.
I libri sono viaggi.
Nel tempo. Nello spazio. Nella natura. Nell'umanità. Nella bestialità. Nei sentimenti e nell'aridità di essi. Nelle donne e negli uomini. I libri sono viaggi nel cuore dei bambini. Nei colori di paesaggi solo immaginati o anche vissuti. I libri si spostano infilati in valigia o rimasti in mente. I libri sono viaggiatori. Di mano in mano. Di borsa in borsa. Di fiera in fiera. Di conoscenza in conoscenza.
I libri si trasformano.
Evocativi e liberi, sono nel cuore di chi li scrive e nella percezione di chi li legge. Segnano momenti e diventano così post-it del passato, leggere ora le stesse parole di allora potrebbe condurre altrove. Il percorso non è segnato. Il sentimento non è immutabile, i libri riempiono ore e vuoti, ma poi sono capaci di scomparire. I libri non si fermano, possono depositarsi nell'anima o sulla libreria di un lettore, ma vanno avanti tra le mani di un altro.
I libri sono creature.
Profumate e donate dal loro autore. La paternità di pancia rimane, ma sono figli usciti di casa, studenti fuori sede, in guerra, in inter-rail, che non telefonano, che non richiamano, nelle mani di tuti e di nessuno, qualcuno li amerà, altri li allontaneranno. I libri attraversano la loro vita infinita. Passano e tornano.
I libri sono faticosi.
A volte difficili e prepotenti, dicono anche ciò che non vogliamo sentire.
I libri sono la mia solitudine e la mia voglia di viverla, il tè è la mia pozione magica, la mia reazione e la mia medicina. La mia indecisione, la rabbia e la gioia rimangono avvolte dal fumo che si leva mentre le foglie si infondono. Una tazza calda è un porto sicuro. Il tè è buono per magiare e per il relax e mi accompagna in giro tra i libri e le giornate.
Scambiare pensieri e riflessioni sulle letture, ricette e fermentazioni di tè, riuscire a invitare molti amici alla festa delle parole e delle tazze fumanti. Questo per me è Il tè tostato, lo studio coi libri, il divano e il vassoio delle 17.30, con la scrivania della nonna di mia nonna, i poster ben appesi e le foto infilate nella cornice della porta. Una stanza, un rigattiere tra passato e futuro, un laboratorio. Il mio spazio, ma anche il luogo dei miei ricevimenti.
Internet è un bacino incredibile per i cercatori come me. Indago, mi informo e curioso su http://www.grazia.it/Stile-di-vita/libri, la pagina di Grazia.it che mi ha spinto a provare con We Want You.
i libri sono così potenti che anche se li bruci "illuminano"quello c'è intorno e la luce si sa,aiuta vedere bene e a capire meglio.Ciao, Roberta.
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